Rivarolo 1 è il primo gruppo scout nato nel quartiere di Rivarolo di Genova, nel 1919. Come parte dell’AGESCI (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani), Rivarolo 1 è un’associazione educativa giovanile che ha lo scopo di contribuire alla cresita personale della persona nel suo tempo libero ed in attività extra-curriculari in accordo con i principi ed il metodo scoutistico adattati alla realtà della società italiana.
Nonostante il fatto che negli anni il gruppo si sia diviso in tre distinti, conosciuti attualmetne con i nomi di Genova 51, Genova 52 e Genova 100, questi hanno deciso di riunirsi sotto un unico stendardo per l’anno 2019, il centenario della fondazione del gruppo originale.
Il mio compito è stato quello di disegnare il logo che sarebbe dovuto essere stampato su tutto il materiale celebrativo e promozionale per le attività che i tre gruppi avrebbero organizzato per festeggiare il centenario della fondazione del gruppo scout originario.
Obiettivo del progetto era quello di progettare un logo che veicolasse gioia e che rappresentasse in un unico segno grafico tutti e tre i gruppi nati dalla divisione del Rivarolo 1.
La ricerca di ispirazione per il logo mi ha condotto subito ad analizzare i loghi più moderni (tralasciando subito quelli più vecchi e tradizionali) delle varie associazioni scout nazionali sparse in giro per il mondo.
Inoltre, essendo il logo destinato a rappresentare un evento più che un’associazione scout in sè, mi sono soffermato anche ad analizzare i loghi delle ultime edizioni delle Giornate Mondiali della Gioventù, eventi a cadenza triennale legati a movimenti giovanili che trasmettono un messaggio simile a quello che acrei dovuto rappresentare con il logo del centenario della nascita del Rivarolo 1.
L’idea definita è stata quindi quella di provare ad unire il simbolismo dei classici loghi delle associazioni scout con l’irregolarità semplice e minimale e la straripante energia e colori dei loghi delle ultime Giornate Mondiali della Gioventù.
I movimenti del guidismo e dello scautismo sono internazionalmente rappresentati rispettivamente da un trifoglio e da un giglio, riprodotti in maniera moderna e minimale nelle ultime versioni delle associazioni nazionali britanniche.
Tuttavia quello che volevo era quello di unire i due simboli in maniera tale che avessero uguale peso ed importanza, a differenza di quanto accade nel logo dell’AGESCI, in cui il trifoglio si ritrova ad essere coperto dal giglio.
Il risultato è stato quello nell’immagine qui sotto, in cui il giglio ed il trifoglio hanno uguale peso in un unico segno grafico.
I colori scelti inizialmente erano quelli che rappresentassero i tre gruppi scout nati dalla dissoluzione storica del Rivarolo 1:
– Rosso e verde: i colori del gruppo scout Genova 51;
– Rosso, verde e giallo: i colori del gruppo scout Genova 52;
– Rosso, verde e blu: i colori del gruppo scout Genova 100.
Tenendo a mente ciò, questo è il risultato più armonioso a cui sono giunto:
Dopo aver scelto i colori, mi sono accorto che sono gli stessi di quelli che l’AGESCI utilizza per rappresentare le branche con cui suddivide i ragazzi per età. In particolare:
– Il blu è il colore associato ai castorini ed alle castorine;
– Il giallo è il colore associati ai lupetti ed alle coccinelle;
– Il verde è il colore associato agli scout ed alle guide;
– Il rosso è il colore associato ai rover ed alle scolte.
Visto che in questo modo sarebbero state rappresentato tutte le branche in cui sono suddivisi i gruppi scout tranne una, la comunità dei capi di un gruppo, ho deciso di aggiungere il colore viola al logo, quello con cui l’AGESCI rappresenta nazionalmente quella branca.
In questo modo sono riuscito ad inserire nel logo definitivo tutti i colori dello scoutismo: sia quelli dei tre gruppi nati dalla scissione del Rivarolo 1 sia quelli delle diverse fasce d’età dello scoutismo.
Nonostante esiste una regola non scritta che sostenga che un logo per essere funzionale debba funzionare ed essere riconoscibile anche in monocolore, ho deciso che parte della forza comunicativa di questo logo fosse la sua capacità di sprigionare gioia grazie ai suoi molti colori.
Ma… E se ne usassi di meno? Il logo funzionerebbe alla stessa maniera?
Cercando ri rispondere a questa semplice domanda, sono arrivato a creare differenti versioni del logo, egualmente armoniose ed funzionali a livello operativo.
Nonostante le celebrazioni del centenario ed i conseguenti eventi sarebebro stati trasversali ai tre diversi gruppi scout, ho pensato che ciascuno di essi avrebbe comunque voluto organizzare eventi ed attività specifici per i loro ragazzi.
Così ho creato tre diverse versioni del logo del centenario, ognuna di esse dedicata a ciscuno dei tre gruppi; in questo modo ciscuno avrebbe potuto utilizzarlo per promuovere i propri eventi.
Nella stessa maniera, ho pensato che ciascuna branca avrebbe voluto organizzare attività per i propri ragazzi relativi alle celbrazioni del centenario, promuovendoli propriamente.
Per questo motivo ho creato delle versioni monocromatiche del logo adatte per ciascuna branca d’età.
Considerando l’importanza del risultato raggiunto dal gruppo scout in termini di età, ho scelto di dare larga importanza al numero 100: è infatti l’unica informazione letterale comunicata dal pittogramma principale.
Tuttavia ho pensato che il numero avrebbe avuto significato solamente per tutti coloro che sono parte del gruppo e che conoscono la sua storia, ma non ne avrebbe avuto per tutti gli eventuali osservatori esterni.
Per questa ragione ho creato due altre versioni log, una con il nome del logo ed una con l’anno di fondazione; in questa maniera anche un osservatore esterno avrebbe potuto capire il significato del segno grafico.
Visto che sono convinto che un logo debba essere in grado di adattarsi ad ogni situazione, ho anche creato una versione verticale del logo, utile in tutte quelle situazioni in cui la versione orizzontale sia troppo ingombrante per lo spazio disponibile.
Nella stessa maniera ho anche creato una versione circolare del logo, utile da essere stampato su toppe da cucire alle camice delle uniformi scout.
Per il logotipo ho scelto il Secca, nelle sue versioni regula e bold; è un font sans serif moderno, che risulta amichevole grazie ai suoi estremi leggermente arrotondati.
Il modo in cui ho scelto come utilizare i vari font è nell’immagine sottostante.
Il risultato del progetto è infine un logo che richiama tutto il simbolismo classico dell’ambito scout in una veste moderna in grado di adattarsi alle varie situazioni in cui viene inserito.